In seguito all’entrata in vigore del DPCM del 11 marzo 2020 che ha reso tutta Italia “zona protetta” (e successivi DPCM), si allega alla presente il modulo di autodichiarazione del ministero da compilare nel caso di spostamenti per le visite degli apiari da parte degli apicoltori. 

L’apicoltura, anche esercitata a livello non professionale, ricade nell’ambito delle attività zootecniche (art. 1, comma 4 – DPCM 11 Marzo 2020) e, per tale ragione, sussiste l’eventuale comprovata necessità allo spostamento, che, ricordiamo, nel rispetto delle linee guida governative (nazionali e regionali) dovrà essere effettuato solo se necessario e limitatamente all’esecuzione delle operazioni di cura delle api.

“Apicoltori” sono tutti coloro che esercitano l’attività ai sensi degli Articoli 2, 3 e 6 della Legge n. 313 per la “Disciplina dell’Apicoltura”; ciò equivale dunque a dire che sono “Agricoltori” e/o “Allevatori“, soggetti al rispetto di tutte le normative.
Anche i titolari di un solo alveare, pertanto, poiché sono tenuti a rispettare tutte le normative vigenti – a cominciare dalla denuncia di possesso degli alveari e loro iscrizione alla Banca Dati dell’Anagrafe Apistica Nazionale, con questo concorrendo all’espressione di una attività agricola, in tal caso appunto l’Apicoltura – sono a buon diritto partecipi di un’attività essenziale (zootecnica) a prescindere dalla dimensione dell’impresa. Un’attività, peraltro, che la legge italiana definisce inequivocabilmente “come di interesse nazionale utile per la conservazione dell’ambiente naturale, dell’ecosistema e dell’agricoltura”.

Le IMPRESE APISTICHE sono inquadrate con codice ateco 01 (coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali, caccia e pesca e servizi connessi) e quindi non sono oggetto di sospensione in seguito alle nuove misure introdotte dal Governo con il DPCM del 22 Marzo 2020.

In caso di controlli, si consiglia di presentare il modulo di autodichiarazione assieme al documento di attività di apicoltura (da BDA), un documento di riconoscimento personale e/o una visura camerale che dia evidenza dell’attività dell’impresa, nonché eventuali Modelli C (spostamento alveari).

Si ricorda a tutti che per gli spostamenti in auto/furgoni/camion con più persone a bordo valgono le linee guida del DPCM sulla prevenzione che obbligano l’uso di idonei dispositivi di protezione individuale (mascherine/guanti) e il rispetto della distanza di sicurezza all’interno dell’abitacolo (nel caso di autovettura, conducente davanti e passeggero nel sedile posteriore; nel caso di furgoni/pickup, non essendo possibile mantenere la distanza di sicurezza, vige l’obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione individuale).

Per gli APICOLTORI “HOBBISTI”/NON PROFESSIONALI che devono recarsi in apiario per controllare le api, suggeriamo di muoversi solo se strettamente necessario e, in caso di controllo, si consiglia di presentare il modulo di autodichiarazione, scaricabile dal sito del ministero dell’interno, assieme al documento di attività di apicoltura (da BDA) ove è indicato l’apiario in cui ci si sta recando e un documento di riconoscimento personale.
Per quanto riguarda la motivazione dello spostamento, ribadendo nuovamente di limitarsi allo stretto necessario, suggeriamo, in caso di controllo, rimarcando quanto espresso al comma 2 e 3 della presente, di specificare che le api, a differenza di altri animali, per forza di cose non sono localizzate in abitazione, ma in campo e che, soprattutto in questo periodo dell’anno, si ritrovano in una delicata fase di sviluppo. 

Si precisa che sul sito del Ministero dell’Interno è scaricabile il modulo di autodichiarazione predisposto dal Governo e che sul sito governo.it è consultabile l’ultimo DPCM.

Si ribadisce che la situazione è in evoluzione e suscettibile a modifiche.

Ultimo aggiornamento della comunicazione: 03/05/2020